Sul referendum chiamato in causa il presidente Mattarella

Si alza il livello di dibattito intorno al referendum per la revisione dei confini di Amantea e Serra d’Aiello. 

E il comitato “Amantea Unita” si rivolge direttamente al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, con una lettera e la richiesta di intervento.

Gli esponenti del comitato motivano tale appello facendo leva sul rischio di separazione e frammentazione territoriale che deriverebbe dall’esito positivo del referendum. Torna ancora una volta la questione dei numeri e degli abitanti in carico ai due Comuni, che per Amantea scenderebbe al di sotto della quota di 10.000, in violazione della legislazione vigente e delle pronunce dell’Alta Corte.

Il Comitato “Amantea Unita” – si legge nell’appello – si rivolge a lei quale garante dell’Unità nazionale, sia di quella territoriale che di quella Costituzionale, affinché possa valutare un suo intervento finalizzato ad impedire un pericoloso vulnus da parte di un Consiglio regionale all’assetto territoriale degli enti locali della Repubblica per come disegnato dall’attuale legislazione costituzionale e di merito

Incredulità e replica del comitato pro-referendum

Il comitato “Ritorno alle origini di Temesa” tramite una propria nota replica all’appello puntando il dito contro la pretenziosità della richiesta avanzata. Il procedimento di richiesta di separazione dal Comune di Amantea, secondo i sostenitori del referendum, ha seguito un iter amministrativo e burocratico corretto, adeguatamente previsto dall’ordinamento vigente.  

L’accusa verso i firmatari della lettera al Presidente è quella di non voler cedere alle istanze avanzate nel tempo dagli abitanti di Campora, di non voler riconoscere lo spirito di autonomia della frazione e la capacità di autodeterminarsi attraverso gli strumenti che la democrazia mette a disposizione dei cittadini. 

Il rischio più grave è quello di innescare reazioni suscettibili di determinare un clima avvelenato e intollerante alle viste della prossima consultazione referendaria. L’invito del comitato è di far prevalere il senso di responsabilità, non si debbono creare fratture insanabili tra le due comunità, quella amanteana e quella camporese. Indipendentemente dagli esiti referendari

mariacg

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