Coreca: resta chiusa la Statale 18

Al termine del vertice convocato ieri in Prefettura per analizzare lo stato dell’area interessata dal movimento franoso della collina di Coreca, la decisione presa è di mantenere interdetta la circolazione.

Dall’analisi svolta dai tecnici e dagli organi competenti è emersa la necessità di impedire il transito della statale tirrenica in questione e di continuare a deviare il traffico su altre strade.

Resta così ancora spaccata la linea litoranea, con conseguenti disagi per i residenti che quotidianamente percorrono quel tratto e per tutta la fascia tirrenica locale.

Il traffico per i veicoli leggeri è stato infatti deviato lungo la strada interna Lago-San Pietro-Terrati-fondo valle Oliva, mentre i mezzi pesanti dovranno allungare sull’autostrada del Mediterraneo e percorrere poi il tratto tra Paola e Rende.

Disagi prolungati e tempi incerti

La caduta di massi e detriti ha coinvolto come noto il tratto della Strada Statale 18 nella zona di Coreca, percorso individuato già come alternativo alla parallela galleria, che al momento è interessata da lavori di manutenzione da parte di Anas.

L’ordinanza emessa con urgenza dal sindaco Pellegrino per interdire il traffico prolunga dunque i suoi effetti anche dopo le verifiche successive all’accaduto, in pieno accordo con tutte le istituzioni competenti.

Ai cittadini che lamentano scomodità e disagi per una strada che risulta vitale per gli spostamenti lungo la linea tirrenica, il primo cittadino risponde che occorrerà aspettare fino a quando la stessa Anas non completerà i necessari lavori di monitoraggio del terreno e realizzerà, nell’eventualità fosse necessario, i relativi interventi di messa in sicurezza.

La decisione si rende necessaria ed inevitabile non potendosi allo stato escludere con certezza il pericolo di nuovi cedimenti del terreno nell’area interessata dal fenomeno.

Nell’incertezza dei tempi di risoluzione, da più voci arriva anche la richiesta di potenziare i mezzi da mettere a disposizione dei pendolari. Non solo corse di autobus più frequenti per chi si sposta per lavoro o per studio, ma il suggerimento è stato anche di riattivare le fermate dei treni locali nelle stazioni chiuse, come quella di Campora.

mariacg

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