Sanità: basta ritardi per la Casa di Comunità

Il tema della salute continua ad essere al centro del dibattito pubblico calabrese ed interessa anche i territori del basso Tirreno cosentino.

Mentre si fa strada la proposta avanzata dal sindaco di San Lucido, Cosimo De Tommaso, per la realizzazione di un polo ospedaliero unico e specializzato, non scema l’attenzione sulla carenza strutturale di prossimità.

Ed è proprio sui presidi sanitari territoriali che è intervenuto il circolo PD di Amantea.

Sanità territoriale che fa acqua da tutte le parti

I membri del circolo “Moro-Berlinguer” di Amantea hanno riportato in questi giorni l’attenzione sulla percezione di insicurezza dei cittadini, in merito all’assistenza sanitaria territoriale.

Amantea – si legge in una nota – è una città su cui si riversa una utenza di trentamila cittadini. Durante il periodo estivo questo dato annualmente si triplica. La quantità e la qualità dell’assistenza sanitaria e delle cure che un territorio è in grado di offrire sono parametri di civiltà. Amantea e il Basso Tirreno cosentino, da troppo tempo, sono distanti da tale aspettativa!

Il senso di insicurezza, che fa retrocedere la qualità della vita, è chiaramente percepito dai cittadini che sono costretti a fare i conti con una sanità territoriale pubblica che fa acqua da tutte le parti. In ogni famiglia c’è qualcuno che può raccontare la sua personale disavventura. Nel 2023 non si può morire perché il sistema di presa in carico di un paziente non funziona!

Siamo stanchi di leggere le lamentele di chi non riesce, nella necessità della guardia medica, ad avere neanche la disponibilità di un servizio minimo di prima assistenza. Sono anni che chiediamo di intervenire con solerzia per ovviare a tale incresciosa situazione. Sinora abbiamo assistito ad un inutile balletto delle responsabilità, che offende le nostre comunità, e che ha come conseguenza unica quella di prolungare l’agonia della sanità territoriale da Fiumefreddo Bruzio in giù.

L’analisi della situazione critica attuale lascia spazio alle proposte e agli interventi che da troppo tempo aspettano risposte e soluzioni concrete. Come per la Casa di Comunità di Amantea.

Da ottobre 2015 abbiamo messo in campo un impegno costante e intenso per l’evoluzione del Poliambulatorio in città. Una battaglia per il territorio che ha portato ad un risultato storico, perché con delibera 392 del 23.02.2022 il Commissario Straordinario dell’Asp di Cosenza ha approvato il piano degli interventi per la realizzazione delle strutture sanitarie nella provincia di Cosenza previste nella ripartizione programmatica del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Tra queste la Casa di Comunità di Amantea (Missione 6, Componente 1, Investimento 1.1 del PNRR) per un investimento complessivo pari a 1.656.698,01 euro.

Ecco perché ci domandiamo: cosa si sta aspettando per iniziare la realizzazione dell’evoluzione poliambulatoriale? Per quale ragione a chi necessita di cure e di assistenza deve essere negato un diritto così importante? Perché subire questo ingiusto senso di insicurezza? Domande che non possono più accettare rimbalzi di responsabilità. Anche ad Amantea e nel suo Comprensorio la gente ha diritto ad un livello essenziale di assistenza. Ecco perché riteniamo non più procrastinabile la realizzazione della Casa di Comunità e che al tempo stesso venga attivata in città una unità di pronto soccorso in grado di assistere e stabilizzare i pazienti in codice rosso che qui, come nel resto d’Italia, hanno diritto ad una giusta aspettativa di cura.

mariacg

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