Il ricordo del bombardamento del 1943

La città di Amantea ha vissuto ieri momenti di raccoglimento e ricordo per le vittime del bombardamento che colpì il centro storico nel 1943.

Il 20 febbraio è la data in cui si fa memoria del raid aereo anglo-americano che uccise 26 persone, tra donne, uomini e bambini. Una delle pagine più tristi e drammatiche della storia del borgo nepetino.

L’obiettivo principale era rappresentato verosimilmente dalla strada nazionale e dal ponte, passaggio obbligatorio delle truppe tedesche in ritirata. Il bersaglio divenne invece il centro abitato, nella zona oggi denominata “Case Sciullate”, luogo che ancora porta vividi e visibili i segni della distruzione.

Messaggio di pace del sindaco Pellegrino

A distanza di 80 anni resta vivo il ricordo della tragica giornata e la volontà di continuare a fare memoria.

Cinque anni fa, su proposta del circolo PD di Amantea, il Consiglio Comunale ha istituzionalizzato la data del 20 febbraio come “Giornata della memoria delle vittime civili e militari di Amantea nel secondo conflitto mondiale”. Una ricorrenza per ricordare le vittime del bombardamento del ‘43 e tutte le perdite civili e militari che ha subito la cittadina tirrenica durante la seconda guerra mondiale.

Il 20 febbraio è un giorno importante per la nostra memoria – sottolineano dal circolo “Moro-Berlinguer”che il ricordo entri nelle nostre case, nelle nostre scuole e nelle nostre istituzioni.

E in tema di istituzioni, il sindaco di Amantea, Vincenzo Pellegrino, accompagnato dai membri dell’amministrazione comunale, da autorità religiose, civili, militari e liberi cittadini, ha deposto una corona di alloro davanti alla lapide che ricorda le 26 vittime.

Ad ottant’anni dal bombardamento – ha spiegato il primo cittadino – viva è la memoria e il dolore della comunità nepetina. Voglia partire da questo luogo così doloroso per la nostra comunità un monito per quello che si sta verificando alle porte dell’Europa, dove ancora una volta un popolo, quello ucraino, è vittima di una guerra terribile e insensata. Speriamo che questo nostro messaggio di pace possa raggiungere chi è responsabile di questo ennesimo drammatico conflitto che sta procurando sofferenza, distruzione e morte.

mariacg

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