Il potere delle parole contro il malaffare

Nel pomeriggio di sabato 17 giugno il Palace Hotel Mediterraneo di Amantea ospita un incontro pubblico sul tema del potere delle parole.

L’appuntamento organizzato dal Rotary Club nepetino ruota intorno al libro scritto qualche anno fa dalla procuratrice Marisa Manzini dal titolo “Fai silenzio ca’ parrasti assai”, ma ancora molto attuale.

Sarà l’occasione per approfondire un aspetto rilevante del fenomeno mafioso, partendo dalla diretta esperienza di chi quotidianamente si trova ad affrontarlo.

Superare l’omertà con il coraggio della denuncia e del racconto

“Fai silenzio ca’ parrasti assai”, edito da Rubbettino, parte da un episodio vissuto dalla stessa Manzini, che ha ricevuto minacce dirette nel corso del processo “Black money” a Vibo dal boss della famiglia Mancuso in collegamento video dal carcere de L’Aquila.

L’espressione violenta usata da Pantaleone Mancuso traduce lo stato d’animo e lo stile di vita di chi è abituato a comandare. Ma diventa anche la miccia per ribaltare il potere della parola e per puntare il faro sul senso distorto della comunicazione nell’ambito mafioso.

La forza della ‘ndrangheta sta nell’omertà, nella capacità di impedire che si parli della crudeltà e della prepotenza che la contraddistinguono. Il silenzio, a volte determinato dalla paura, altre volte dalla indifferenza o, ancora, dalla vicinanza, ne ha consentito diffusione e consolidamento anche al di fuori dei confini nazionali. È la forza della parola, il coraggio di denunciare, che invece potrà distruggerla.

All’incontro di sabato 17 alle ore 18.30, oltre all’autrice che attualmente ricopre la carica di sostituto procuratore a Catanzaro, interverranno Quirino Lorelli procuratore generale della Corte dei Conti per la Regione Piemonte e Giuseppe Bruno della Camera Penale di Paola.

mariacg

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