L’arte di Belmonte: l’Annunciazione torna a casa

Sono trascorsi più di quarant’anni da quando Belmonte è stata privata dei suoi tesori. E oggi è pronta a riabbracciare e ad accogliere una delle sue opere più importanti.

Proprio nei prossimi giorni infatti farà ritorno a casa il dipinto dell’Annunciazione, proveniente in origine dall’omonima chiesetta del borgo tirrenico e custodita in questi anni dalla Soprintendenza di Cosenza.

Un’opera dai tratti delicati che ha acquistato valore e prestigio nel tempo. Inizialmente si pensava fosse di mano napoletana, secondo alcuni studiosi di Pietro Befulco. Gli interventi di restauro invece hanno fatto emergere qualche dubbio e fatto virare l’attribuzione addirittura ad Antonello da Messina.

Un progetto dal basso per far rivivere le bellezze di Belmonte

Un ritorno che ha il sapore della festa, quasi una conquista. Una tappa di un percorso più ampio che mira a restituire alla città di Belmonte un ruolo chiave nel panorama artistico e culturale della Calabria.

Un impegno portato avanti in particolare grazie alla collaborazione con l’Unical e il team di Stefania Bosco, storica dell’arte e restauratrice diagnosta, che ha saputo dare un contributo professionale e appassionato non solo al progetto di recupero dell’opera, ma di tutto il patrimonio custodito nella cittadina tirrenica.

Un percorso che non è dunque solo appannaggio dell’amministrazione o degli studiosi d’arte, ma che mira a coinvolgere l’intera popolazione affinché possa riappropriarsi della propria storia e della propria identità, attraverso la cura delle opere che la città custodisce.

Il sindaco Roberto Veltri si mostra fiero di questo traguardo raggiunto, ringraziando per la collaborazione la parrocchia e il parroco Don Giuseppe Belcastro, la Soprintendenza e in particolare la responsabile settore storico artistico della soprintendenza ABAP per la provincia di Cosenza dott.ssa Enrichetta Salerno e la Soprintendente ABAP per la provincia di Cosenza dott.ssa Paola Aurino. Un grazie anche alla concittadina Maria Teresa De Luca e alle altre associazioni impegnate nei progetti di restauro delle opere del nostro borgo.

Perché non c’è solo l’Annunciazione sotto i riflettori. Belmonte è infatti un cantiere aperto nelle mani degli studenti del corso di laurea in Conservazione e restauro dei beni culturali dell’Università della Calabria e dei loro docenti, ma anche di tanti volontari ed esperti che hanno a cuore la salvaguardia e la tutela delle bellezze custodite dal borgo. 

L’associazione Arte e Bellezza, ad esempio, ha messo in piedi una raccolta fondi per finanziare i lavori di restauro di altre opere presenti nelle chiese di Belmonte e lasciate purtroppo all’incuria del tempo e della disattenzione.

Uno spazio dedicato per l’Annunciazione

La gioia per il ritorno dell’opera accresce l’attesa ma anche i lavori per un’accoglienza in grande stile. Vista l’importanza del dipinto si è a lungo discusso su quale potesse essere la sua corretta collocazione, sia per renderla maggiormente fruibile dal pubblico, sia per preservare gli interventi di restauro realizzati.

La Soprintendenza ha giustamente richiesto standard di qualità e sicurezza molto precisi per poter riconsegnare l’opera. L’amministrazione comunale ha quindi predisposto una stanza del Comune, che è stata dotata di apposito sistema d’allarme e di un dispositivo di controllo di temperatura e umidità, così da rendere adatto l’ambiente per la buona conservazione dell’opera al suo rientro.

A breve verranno inoltre comunicate le modalità di apertura al pubblico per poter finalmente ammirare questo piccolo gioiello pittorico.

Fonte immagine: Comune di Belmonte

mariacg

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