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Stop al rito dei Vattienti della Settimana Santa

In questi giorni sta facendo molto discutere la decisione assunta dalla Commissione prefettizia del Comune di Nocera Terinese.

L’ordinanza n. 8/2023, pubblicata sull’Albo Pretorio a firma dei Commissari, pone il divieto al rito detto dei vattienti (flagellanti) che durante la Settimana Santa attraversano il paese battendosi cosce e polpacci con pezzi di vetro.

Un rituale antico, quasi ancestrale, che nell’area del catanzarese si pratica anche in altri paesi, come segno di penitenza e di devozione, in memoria della Passione di Cristo.

Rispetto della tradizione o attenzione all’igiene pubblica?

Già in altre occasioni, il rito si è trovato al centro di polemiche e di riflessioni. Come capita anche per altre tradizioni popolari, spesso la gestualità e il senso attribuito alle pratiche concrete rischiano di travalicare la reale derivazione religiosa, sconfinando in azioni devozionali che poco hanno a che fare con la spiritualità.

In questo caso, il divieto imposto dall’ordinanza scaturisce da una motivazione di natura igienico-sanitaria, legata alla pratica di ferirsi lungo il percorso previsto dalla manifestazione. I Commissari infatti hanno consultato l’ASP di Catanzaro per avere riscontro sull’eventuale rischio dovuto allo spargimento di sangue dei flagellanti.

La decisione di bloccare questa tradizione, arrivata proprio a pochi giorni dalla Settimana Santa, ha scatenato lo sgomento e la rabbia dei cittadini e del comitato organizzatore. Da un lato la percezione di un vero e proprio attacco ad una manifestazione identitaria della comunità, dall’altro anche l’impossibilità di procedere ad un eventuale ricorso legale per i tempi troppo stretti ed i costi da sostenere.

A sostegno della causa dei vattienti si sono schierati anche storici e studiosi delle tradizioni popolari, sottolineando l’inesistenza dei rischi paventanti dall’ordinanza per le minime quantità di sangue effettivamente prodotte dalle ferite inferte, ma soprattutto ponendo al centro l’importanza della conservazione della ritualità per il mantenimento del senso di appartenenza ad una comunità.

mariacg

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