È tornato alla ribalta delle cronache in questi giorni il Ponte sul Savuto. A riaccendere ancora una volta i riflettori sulle condizioni di questa infrastruttura i sindaci dei Comuni del comprensorio.
I rappresentanti locali rimarcano la necessità di attenzione e di assunzione di responsabilità da parte delle istituzioni sovracomunali, rispetto ad una struttura incompiuta eppure così strategica per il territorio.
Una vicenda che ricorda in qualche modo la famosa tela di Penelope di omerica memoria. La chiusura del Ponte compie in questi giorni 18 anni e come un regalo che ha il sapore della beffa si assiste ad una nuova sospensione dei lavori.
Sindaci e cittadini si sono ritrovati lungo le sponde del fiume Savuto, in prossimità dei piloni del Ponte, per sollecitare ancora una volta la prosecuzione e il termine degli interventi.
Il Ponte diventa sempre più una struttura strategica per la viabilità, soprattutto in un momento in cui le altre arterie del territorio presentano difficoltà, come è per la Statale 18.
La preoccupazione maggiore è quella di rimanere isolati, con il rischio di frenare sullo sviluppo locale, sia in termini economici sia sociali.
La denuncia è di una umiliazione per il territorio e per i cittadini, che pone l’urgenza di una profonda riflessione sul funzionamento della politica e dell’amministrazione dei territori.
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