Saldi invernali alle porte

Prendono avvio domani 5 gennaio i saldi invernali in Calabria, come in molte altre regioni d’Italia.

I negozi hanno già affisso i cartelli con le percentuali di ribasso dei prezzi e si preparano ad accogliere i clienti per le spese del periodo.

Il momento degli sconti stagionali arriva come di consueto dopo le feste natalizie e quest’anno si protrarrà fino ai primi giorni di marzo. In Calabria il termine è stato fissato il 6 marzo.

Due mesi dunque in cui approfittare delle occasioni proposte dai commercianti per rinnovare o per soddisfare qualche desiderio.

Prospettive per la stagione

Dalle analisi condotte da Confcommercio Calabria, da un punto di vista dei consumi si prevede una crescita del 10% rispetto allo scorso anno. Nonostante la crisi energetica e l’inflazione, i cittadini calabresi spenderanno in media 110 euro a testa. Complice la crescente tensione economica, che per gli acquisti di Natale ha indotto ad una maggiore propensione al risparmio, i saldi continuano a rappresentare un’importante opportunità di acquisto.

La fiducia dei consumatori si orienta soprattutto verso i negozi di vicinato, disegnando una prospettiva di timido ottimismo. Le tipologie di prodotti maggiormente ricercate si confermano i capi di abbigliamento, le scarpe e gli accessori, mentre articoli sportivi e prodotti di pelletteria restano acquisti più di nicchia.

Consigli per gli acquisti

Non sempre il ribasso di prezzo significa risparmio reale. In un momento storico in cui si sta diffondendo un’attenzione sempre maggiore alla sostenibilità ambientale e sociale, la prima domanda da porsi è quanto gli acquisti di questo periodo siano effettivamente utili ed essenziali o solo dettati da impulsi di consumo, tipici del mondo occidentale.

In caso di acquisto, da Confcommercio Calabria arrivano puntuali anche i consigli per procedere in maniera sicura e corretta, evitando eventuali intoppi o peggio truffe.

Ecco la lista da tenere sempre ben a mente:

1. Cambi. La possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (d.lgs. 6 settembre 2005, n. 206, Codice del Consumo). In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto.

2. Prova dei capi. Non c’è obbligo. É rimesso alla discrezionalità del negoziante.

3. Pagamenti. Le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante e vanno favoriti i pagamenti cashless.

4. Prodotti in vendita. I capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo.

5. Indicazione del prezzo. Obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale.

mariacg

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