Di Tanna interviene su commissioni e associazioni

Emilia Di Tanna, consigliera del gruppo “Per Amantea”, si fa portavoce della richiesta di formazione delle commissioni consiliari. 

Il richiamo è sollecitato ponendo l’attenzione al corretto svolgimento delle attività istituzionali e alla necessità di predisporre gli strumenti idonei per portare avanti con regolarità l’andamento democratico della vita amministrativa del comune. 

Sono trascorsi ormai più di quattro mesi dall’insediamento della maggioranza nella casa comunale di Amantea – si legge nell’interrogazione – e a tutt’oggi sono stati effettuati soltanto due Consigli comunali ed entrambi convocati dall’amministrazione Pellegrino con carattere di urgenza.

La comunicazione istituzionale non può passare dai social

La consigliera pone l’accento sul valore da attribuire alle commissioni consiliari in quanto luoghi deputati al confronto e alle scelte in merito ai diversi settori di riferimento.

Sotto i riflettori le modalità comunicative messe in atto dal sindaco Pellegrino e quella che nell’interrogazione viene definita spettacolarizzazione mediatica, ovvero l’utilizzo dei social e delle dirette televisive per condividere le scelte e le decisioni assunte dall’amministrazione. Le decisioni aprioristiche, le scelte non condivise e dirigiste, le finzioni di una apparente volontà democratica […] non fanno parte di un circuito di legalità e normalizzazione della vita civica di questo paese. 

Un’operazione di marketing – continua la nota – che comunica a senso unico e non dialoga realmente e dialetticamente con le forze di minoranza legalmente presenti in Consiglio.

In forza di queste osservazioni Di Tanna insiste sulla richiesta già presentata al Segretario generale di inserire all’odg del prossimo C.c. la formazione delle commissioni consiliari e le procedure elettive dei componenti di maggioranza e minoranza per ognuna di esse

Un ulteriore passaggio presente nell’interrogazione è legato alle associazioni cittadine e alla volontà di lavorare sul regolamento comunale. Ricordando l’esistenza di una delibera già esistente, l’accusa torna ancora una volta sulle modalità adottate di convocare riunioni tramite social invece che attraverso i consueti strumenti istituzionali, così come accaduto ad esempio per organizzare le luminarie natalizie. In questa occasione secondo Di Tanna sono stati assunti comportamenti assimilabili ad un soggetto privato più che ad un pubblico ufficiale chiedendo soldi, quote partecipative o altro ai rappresentanti delle singole associazioni.

mariacg

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